Profilo
Su di me
Sono Simone Cortonesi, insegnante tutor laureato (a pieni voti) in Matematica e in Fisica e Tecnologie Avanzate. Ho un'ampia esperienza di tutoraggio e lezioni private in:
- Matematica
- Fisica
- Chimica
- Probabilità e Statistica
- Scienze
Certificazioni
-) Diploma presso il Liceo Scientifico Tecnologico "Tito Sarrocchi"
-) Laurea in Fisica e Tecnologie avanzate presso l'Università degli studi di Siena
-) Laurea in Matematica presso l'Università degli studi di Siena
-) Formazione presso il Centro Ricerche Anastasis sull'utilizzo di strumenti e strategie per i ragazzi con Disturbi Specifici dell'Apprendimento
Curriculum vitae
-) Laurea in Fisica e Tecnologie avanzate presso l'Università degli studi di Siena
-) Laurea in Matematica presso l'Università degli studi di Siena
-) Formazione presso il Centro Ricerche Anastasis sull'utilizzo di strumenti e strategie per i ragazzi con Disturbi Specifici dell'Apprendimento
Curriculum vitae
La mia filosofia...
"Avere del talento significa capire che si può fare di meglio." - Antoine Albalat, L'arte di scrivere, 1900 -
L'intelligenza non è una dote, un dono che alcuni posseggono ed altri no, è invece un'abilità che tutti possono sviluppare con un pò di impegno e di costanza. Avere del talento è innanzitutto avere fiducia in se stessi e nelle proprie forze.
...in poche righe
Esiste un'errata quanto consolidata concezione per cui la matematica e le cosiddette "scienze dure" (fisica, chimica...) o si sanno o non si sanno, come se il ragionamento scientifico fosse un cromosoma che alcuni posseggono e altri no. A ciò si aggiunge la bizzarra rassegnazione dei genitori di fronte ai risultati che il figlio può ottenere in ambito scientifico. Di fatto quando uno studente torna a casa con un 4 a Italiano solitamente la considerazione del genitore è del tipo "Mio figlio non studia niente, deve rimediare!", se invece il 4 è a matematica la frase è "Che ci vuoi fare, mio figlio non la capisce la matematica". La stessa cosa vale in ambito universitario dove lo studente si autoconvince che per la matematica e la fisica "non c'è portato" e il tutto viene aggravato ulteriormente dal fatto che il genitore accetta questa situazione, vedendola come un qualcosa di inevitabile. Ebbene questo è sbagliato, anzi è profondamente sbagliato e provo a spiegarvi brevemente il perché. Il ragionamento scientifico non è una dote che si ha dalla nascita ma è un'ablità che come tale deve essere ben appresa e sviluppata in maniera continuativa nel tempo. Il successo di uno studente in una qualsiasi materia segue infatti la cosiddetta "equazione del rendimento accademico"
Voto = Buon insegnamento + Impegno.
La mia filosofia è che con i giusti mezzi e il giusto impegno da parte dello studente è sempre possibile ottenere più della sufficienza nelle materie scientifiche, proprio come in tutte le altre. Pertanto alla sufficienza abbondante, che sia un 6 o 7 a scuola o un 23 ad un esame, ci possono arrivare potenzialmente tutti. Poi per quanto concerne l'eccellenza, mi posso leggermente correggere. Se volete prendere 10 ai compiti o 30 e lode agli esami senza mai studiare, probabilmente è necessario che ci sia una sorta di predisposizione alla materia (che comunque, almeno in parte, si sviluppa a seguito di un corretto apprendimento), ma solo per l'eccellenza vale questo ragionamento. In tutti gli altri casi è possibile con un buon insegnamento e il giusto impegno ottenere risultati estremamente soddisfacenti. Io ad esempio, senza alcuna predisposizione scientifica o dote naturale, sono riuscito a laurearmi a pieni voti in Matematica e a prendere una seconda laurea in Fisica semplicemente grazie ad un buon metodo e alla costanza necessaria richiesta nello studio delle materie scientifiche. Pertanto la mia esperienza, sia personale sia riferita a tutti i ragazzi che ho aiutato nello studio, è la più solida conferma a questa visione delle cose. E questo è un punto molto importante. Mi sento infatti di poter dire che il superamento di un esame o di un compito può avvenire in maniera molto più efficace nella misura in cui oltre ad aver appreso nuovi strumenti, lo studente ha semplicemente sviluppato più fiducia in se stesso sradicando concezioni errate riguardo al suo rapporto con la materia. Si noti bene infine che né io né le ripetizioni possono fare miracoli. Quello che si può ottenere è invece un netto miglioramento nelle materie scientifiche, questo però avviene solo se l'impegno è proporzionato all'obbiettivo che ci si è preposto.
Voto = Buon insegnamento + Impegno.
La mia filosofia è che con i giusti mezzi e il giusto impegno da parte dello studente è sempre possibile ottenere più della sufficienza nelle materie scientifiche, proprio come in tutte le altre. Pertanto alla sufficienza abbondante, che sia un 6 o 7 a scuola o un 23 ad un esame, ci possono arrivare potenzialmente tutti. Poi per quanto concerne l'eccellenza, mi posso leggermente correggere. Se volete prendere 10 ai compiti o 30 e lode agli esami senza mai studiare, probabilmente è necessario che ci sia una sorta di predisposizione alla materia (che comunque, almeno in parte, si sviluppa a seguito di un corretto apprendimento), ma solo per l'eccellenza vale questo ragionamento. In tutti gli altri casi è possibile con un buon insegnamento e il giusto impegno ottenere risultati estremamente soddisfacenti. Io ad esempio, senza alcuna predisposizione scientifica o dote naturale, sono riuscito a laurearmi a pieni voti in Matematica e a prendere una seconda laurea in Fisica semplicemente grazie ad un buon metodo e alla costanza necessaria richiesta nello studio delle materie scientifiche. Pertanto la mia esperienza, sia personale sia riferita a tutti i ragazzi che ho aiutato nello studio, è la più solida conferma a questa visione delle cose. E questo è un punto molto importante. Mi sento infatti di poter dire che il superamento di un esame o di un compito può avvenire in maniera molto più efficace nella misura in cui oltre ad aver appreso nuovi strumenti, lo studente ha semplicemente sviluppato più fiducia in se stesso sradicando concezioni errate riguardo al suo rapporto con la materia. Si noti bene infine che né io né le ripetizioni possono fare miracoli. Quello che si può ottenere è invece un netto miglioramento nelle materie scientifiche, questo però avviene solo se l'impegno è proporzionato all'obbiettivo che ci si è preposto.
Perché le ripetizioni?
Possono essere di varia natura i motivi per cui un genitore o uno studente decidono di approdare allo strumento delle ripetizioni. Alcuni studenti hanno difficoltà di valore oggettivo come Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), quali dislessia, disgrafia, discalculia, oppure deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Alcuni possono avere problemi di carattere più soggettivo causati da lacune didattiche derivate dal percorso di studi precedente o dalla mancanza di un opportuno metodo di studio. Questo vale ancor di più nel caso di materie scientifiche, data la loro natura a volte astratta e intuitiva, poiché richiedono un linguaggio e una formalità ancora più specifiche. In entrambi i casi si può dire che si è verificato nello studente un processo di "interruzione dell'apprendimento", nel senso più ampio del termine, e pertanto lo studente fatica a raggiungere l'obiettivo che si è preposto. Io credo che le ripetizioni siano un buon metodo per superare questo tipo di problemi. Ovviamente non è l'unico modo, ma se svolto con serietà e costanza in genere assicura spesso risultati soddisfacenti sia all'insegnante che allo studente. Ho avuto la fortuna di ricevere una formazione presso vari centri, fra cui l'ANASTASIS, nel campo dei disturbi dell'apprendimento ed ho potuto così comprendere a fondo i motivi dei "blocchi" che spesso causano l'insuccesso nei risultati accademici e scolastici. Esistono problemi strategici, motivazionali, nozionistici, metodologici e di altro tipo, ognuno dei quali necessita di un certo tipo di lavoro. In pratica: ogni problema va preso per il suo verso. Le ripetizioni non sono altro che un insieme di validi aiuti che servono a superare queste difficoltà. Non rappresentano né una perdita di tempo, né un fallimento e soprattutto non durano in eterno, sono solo uno strumento a tempo determinato che ha lo scopo di puntare verso l'autonomia dello studente facendogli riacquisire, per quanto possibile, tutte le sue capacità.
Corsi, obiettivi e attività
Corsi
I corsi di insegnamento si dividono in
- Matematica
- Fisica
- Chimica
- Probabilità e Statistica
- Scienze
Gli obiettivi
Gli obiettivi che mi propongo di raggiungere sono:
- Preparare lo studente nel miglior modo possibile per affrontare compiti, test ed esami
- Colmare eventuali lacune, didattiche e metodologiche, in ambito scientifico
- Migliorare le capacità di ragionamento, di sintesi e di esposizione dello studente
- Sradicare concezioni errate riguardo alle capacità dello studente nelle materie scientifiche
Le attività
Alcune attività didattiche sono necessarie sia per la scuola che per l'università, altre invece sono specifiche a seconda che si frequentino le medie, le superiori o l'università: